domenica 25 novembre 2012

Primarie del centrosinistra: un appuntamento con la democrazia. Appello per il voto di AdEst

Oggi, 25 novembre 2012, si stanno svolgendo le Primarie del centrosinistra per eleggere il candidato alla presidenza del Consiglio dei Ministri dei democratici e dei progressisti italiani.
Queste elezioni primarie cadono in un momento drammatico per l’Europa e drammatico per il nostro Paese e si preannunciano come una giornata di festa per la democrazia, un appuntamento al quale chi abbia al cuore le sorti dell’Italia non può, non deve sottrarsi.
La carta d‘intenti che ogni elettore dovrà sottoscrivere  sottolinea che i democratici ed i progressisti si riconoscono nella Costituzione repubblicana, in un progetto di società di pace, di libertà, di eguaglianza, di laicità, di giustizia, di progresso e di solidarietà.
Valori, questi, nei quali ogni sincero democratico e progressista non può non riconoscersi e per questo andare a votare il 25/11/2012 alle Primarie del centrosinistra è  un dovere, un vero dovere morale e politico in un momento così buio per la nostra derelitta Italia, l’Italia BeneComune.
Nessuno può, nessuno deve disertare: sarebbe una grave ed imperdonabile defezione della quale potremmo amaramente pentirci.
Chi resterà a casa, chi rimarrà a guardare, perderà il diritto di lamentarsi, perderà il diritto di dire la sua su una scelta così importante e forse anche determinante per il futuro del nostro Paese.
I candidati sono cinque: si va dal cattolico Bruno Tabacci, a Nichi Vendola – Presidente di Sel e Governatore della Regione Puglia, dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi al Segretario del P.D. Pier Luigi Bersani
L’unica candidata donna è Laura Puppato del P.D. ex Sindaca di Montebelluna  ed attuale consigliere regionale del Veneto.
Ogni democratico voti secondo coscienza il candidato dal profilo e dal programma che più si avvicina alle proprie idee, ai propri progetti e, se fosse ancora possibile, ai propri sogni.
Sceglier bene il candidato da votare è importante, ancora più importante, però, è partecipare alle primarie.
Il 25 novembre si preannuncia come  un grande successo  per la nostra democrazia, come un appuntamento importante per il futuro dell’Italia: ogni vero democratico, ogni sincero progressista deve avere l’orgoglio di poter dire: quel giorno io c’ero!
Facciamo dell’appuntamento dl 25/11/2012 il giorno di svolta per il nostro Paese che vuole e deve  lasciarsi alle spalle il vergognoso quasi ventennio di Berlusconi che è ancora tentato di riscendere ancora una volta in campo: con una massiccia partecipazione alle Primarie diciamo a Berlusconi che nell’Italia del dopo 25 novembre per lui non c’è più posto.
Allora? Io andrò a votare, e voi? Avete ancora il coraggio di stare a casa? Penso di no, spero ardentemente di no!
Maggiori notizie sulle primarie del centrosinistra li potete trovare sul sito www.primarieitaliabenecomune.it


1 commento:

Anonimo ha detto...

Se questo appello é di AdEst vuol dire che esso é andato molto a Sud ultimamente.
Che c'entra la democrazia con le primarie di un partito o coalizione che sia. La democrazia di un paese la misuri con gli atti e le leggi che esso adotta. Tutti gli osservatori più avvertiti convengono che la democrazia in Italia é diventato un guscio vuoto. Leggi elettorali escludenti, esiti referendari non rispettati, elezioni sempre meno rappresentative del popolo, premi di maggioranza sempre più alti per chi é minoranza nel paese sono tutti fenomeni tollerati, anzi assecondati dal pd. Da ultimo,l'accettazione di un'imposizione impropria ed autoritaria di un presidente del consiglio da parte del presidente della repubblica sta lì a dimostrare che la sceneggiata mediatica delle primarie é un'arma di distrazione di massa dai problemi che la gente, la maggioranza del demos, deve affrontare drammaticamente. Sostenere politicamente l'espressione di una oligarchia plutocratica come Monti e consentirgli di affondare il bisturi nella carne viva del popolo é una violenza alla democrazia. Se poi questa operazione é favorita da un partito che si definisce democratico oltre al danno si subisce anche la beffa. Le primarie si sono svolte, non sono andato a votare e non ci andrò, come non ci andranno altri 45 milioni di persone; non per ciò questa grande massa si sentirà colpevole di non avere esercitato un voto assolutamente marginale. Avrei capito un appello così (melo)drammatico per un'elezione nazionale ma approntarlo per una primaria mi sembra francamente eccessivo. Tanto più che la Carta di intenti va letta, non orecchiata ad uso e consumo di parte.
vincenzo lombardo