venerdì 21 giugno 2013

E’ PASSATO UN ANNO…Giacomo Di Benedetto scrive per AdEst

E’ passato un anno da quando questo paese ha voluto chiudere una parentesi decennale dando fiducia ad un Sindaco, ad una giunta giovane e volenterosa e rinnovando quasi totalmente il consiglio comunale, mettendo in moto un percorso di cambiamento e di speranza.

Non si può certo dire che il compito di amministrare un paese sia cosa semplice, particolarmente in un periodo in cui, ai tagli dei trasferimenti di risorse da parte dello Stato e della Regione, si somma la crescente  difficoltà economica delle famiglie, aggravata da un progressivo aumento della tassazione che tende a caricare sui cittadini i costi del risanamento, degli sprechi e del malcostume del passato. Tale situazione che investe la gran parte, se non la totalità degli Enti locali, assume carattere drammatici nel nostro Comune dove siamo costretti a fare i conti con una grave situazione debitoria lasciataci dalla precedente amministrazione. Va anche detto che abbiamo trovato un indicibile stato di incuria e di degrado strutturale per il territorio oltre che una pessima organizzazione degli uffici ed una scarsa responsabilizzazione rispetto ai compiti istituzionali.

Cosa si fa di fronte ad una tale tragica situazione? Si fugge, ci si convive, oppure ci si adegua?.

O invece, proprio dalla drammaticità della situazione si trae quella forza e quello entusiasmo che ha come obiettivo, non solo il portare a “normalità” Raffadali (cosa che sarebbe già un notevole passo avanti), ma soprattutto quello di far diventare il nostro paese un punto avanzato sul terreno della legalità, del rispetto delle regole, dell’efficienza amministrativa, del dinamismo economico, dei diritti civili, delle infrastrutture e del decoro urbano, dei servizi sociali e dei fermenti culturali.

Abbiamo già iniziato a lavorare in tal senso ma sappiamo che c’è bisogno di tempo e talvolta bisogna confrontarsi con situazioni di ingiusti privilegi, oltre che con la diffidenza e l’insofferenza di quanti, dopo anni di abbandono, vorrebbero che si risolvesse tutto e subito. Abbiamo però, per fortuna, registrato uno sforzo alla partecipazione e collaborazione da parte di quanti sono disponibili ad operare per il bene comune, elemento che unito al buon esempio ed all’operosità che una sana amministrazione deve saper offrire, diventa elemento essenziale per la realizzazione di un programma di rinnovamento e cambiamento.

Ritengo di potere affermare che in questa direzione ci stiamo muovendo, con determinazione, con atti e fatti (molti dei quali anche se non immediatamente visibili) sono destinati ad incidere profondamente nel costume e nella gestione della macchina amministrativa. Alcuni esempi potranno specificare meglio quello che intendo dire: abbiamo aderito, all’indomani dell’insediamento, al protocollo per la legalità “Carlo Alberto Della Chiesa”; abbiamo adottato ed avviato la formazione dei dipendenti sul codice Vigna; abbiamo approvato il regolamento anticorruzione; abbiamo deliberato il pagamento secondo cronologia degli impegni di spesa, così come la rotazione, senza trascurare la professionalità, delle imprese iscritte all’albo comunale; abbiamo restituito il personale comunale alle proprie mansioni; abbiamo assicurato l’applicazione della legge in relazione agli acquisti tramite CONSIP e mercato elettronico; abbiamo stabilito regole certe e scritte per il conferimento degli incarichi legali.

E’ stato un anno denso di proposte e di lavoro, di operoso impegno per questo paese e mi pare giusto anche riassumere alcune cose fatte nel corso di questo periodo, così come alcune attività che saranno avviate prossimamente.

Nessuno mai avrebbe scommesso  sulla riapertura del “Villaggio della Gioventù” in tempi così rapidi, si pensava alle solite promesse elettorali, eppure in soli quattro mesi lo abbiamo riaperto,con il lavoro del personale comunale e del volontariato, rendendolo  fruibile alla popolazione ed alla provincia,riattivando la colonia estiva per i ragazzi e il soggiorno per gli anziani. Chi fosse venuto a Raffadali nel mese di agosto avrebbe potuto assistere ogni sera a spettacoli di cabaret, musica,teatro e cinema.

Una cosa che abbiamo curato particolarmente è stato l’ambito della spesa pubblica, puntando al suo contenimento, ma puntando al miglioramento dei servizi ed all’incremento delle garanzie per le fasce più disagiate della popolazione. In questo senso vanno lette: la gestione della mensa scolastica (a differenza del passato) con personale comunale; la nuova forma di assistenza che prevede il ticket mensa gratuito  in favore degli alunni economicamente svantaggiati; la scelta di assegnare le case popolari attraverso l’approntamento di un’apposita graduatoria (evitando ogni discrezionalità e clientela); la colonia estiva per i bambini ed il soggiorno per gli anziani; l’avere svolto le attività del I° maggio, vera festa di popolo, con momenti  culturali, sportivi, ludici e sociali, con  quattro interventi spettacolari di alto livello, spendendo la metà di quanto precedentemente erogato dalla passata amministrazione.

Si è dato, inoltre, corso ad un intervento sugli uffici e sul patrimonio comunale, riorganizzando i settori ed il personale, mantenendo invariata la spesa, (gli effetti operativi si vedranno a giorni), fornendo alla Biblioteca ed all’Asilo nido comunale nuovi organi di direzione ed amministrazione. Si è pensato, agendo di conseguenza, alla possibilità di ristrutturare i locali dell’ex Macello comunale per farli divenire sede del “Feudo d’Alì”, ottenendo al contempo un contenimento della spesa, eliminando i costi per l’affitto dell’attuale sede e per di più l’ introito della quota di affitto a carico degli altri comuni membri del Consorzio.

Abbiamo potenziato il Servizio Civico incrementando i lavori socialmente utili; garantito il servizio domiciliare agli anziani, con oneri a carico del distretto socio sanitario, risparmiando i quasi 100.000,00 euro che spendeva il comune; avviato il progetto “Gocce di miele” destinato a favorire la socializzazione di soggetti svantaggiati. Per di più, cosa di non poco conto, in questa grave contingenza economica, siamo l’unico paese (con P. Empedocle) al di sopra dei 10.000 abitanti a non avere aumentato l’IMU.

Nel rendere più gradevole l’assetto urbano e la manutenzione delle strade, particolare attenzione abbiamo speso per il verde pubblico con la manutenzione di P.zza Progresso e dotando il paese di nuove aree gioco per i bambini come nella villetta “Saetta e Livatino” del Voltano.

Pensare ai bambini di questo paese è per me una priorità, ecco perché, insieme ad altre iniziative loro dedicate quali la Colonia Estiva e il progetto “Nati per Leggere”, memori della settimana dello scolaro, abbiamo proposto la prima “Rassegna di Teatro e Musica” dedicata alle scuole della provincia di Agrigento che si è tenuta dal 3 all’8 giugno al “Villaggio della Gioventù”.

I bambini non sono solo i nostri bambini di Raffadali, ma anche quelli che abitano nel nostro territorio, nati in Italia ma che non sono italiani, ecco perché abbiamo deciso, con proposta della Giunta approvata dal Consiglio Comunale, di dare la “Cittadinanza Simbolica” ai bambini nati a Raffadali figli di genitori stranieri. Un atto che comporta l’istituzione di un’anagrafe comunale e costituisce una sollecitazione al Parlamento affinché legiferi in tal senso, ci dicono essere il nostro l’unico paese a sud di Roma ad avere adottato tale decisione, mi auguro che non sia così ed auspico che altri Comuni l’abbiano fatto o lo facciano, facendo sentire forte anche dal sud Italia la richiesta di una legge di civiltà .

Un paese che respiri diritti, legalità e trasparenza, un paese che faccia della cultura e del rispetto delle regole, la base della convivenza civile, è possibile…ne sono certo!

Questo si può realizzare in un percorso che ridia speranza e fiducia ai cittadini nella politica e certezza di non vedere vanificate promesse ed impegni.

Per quanto ci riguarda avevamo detto che avremmo riaperto il “Villaggio della Gioventù”, luogo dell’anima di questo paese, l’abbiamo fatto.

Avevamo promesso che avremmo interrotto il contratto con la società di riscossione e avviato la gestione diretta, abbiamo chiuso con l’A&G e abbiamo provveduto con i nostri dipendenti ad organizzare la gestione diretta dei tributi.

Avevamo detto che avremmo avviato progetti ed interventi di completamento, ristrutturazione e percorsi alternativi e tecnologici, messo mano ad opere abbandonate, anche a garanzia di nuove opportunità lavorative, l’abbiamo fatto e molto altro è in itinere.

Questa nostra volontà è resa fattiva dall’amore per questo paese, per la sua gente, per la sua gloriosa storia, per un mai interrotto ricordo e per la gratitudine verso quanti, negli anni con il loro impegno hanno consentito che Raffadali intraprendesse la via del progresso.

Memoria, passione ed impegno sono un carburante esplosivo che ci dà forza ed energia e fa si che alle idee, alle proposte, seguano i fatti: La demagogia, la propaganda, non ci appartengono per storia e cultura politica.

Ci appartiene, invece, la tenacia e la caparbia volontà che ci da la forza per trasformare in azione e fatti concreti le proposte e gli impegni presi e soprattutto ci consente di credere che è possibile pensare ad un paese che si proietti  verso uno sviluppo possibile, creando occasioni di lavoro per tutti ma in particolare per i giovani, vera risorsa di questa terra.

Ecco perciò che i progetti su: salvaguardia del germoplasma, punti info-telematici e servizi di accoglienza turistici, avviati al Villaggio della Gioventù non sono demagogia.

Il progetto dello spostamento del “mercato del contadino” dalla villa del Voltano, attrezzando un’apposita area, frutto della riqualificazione dell’abbeveratoio sottostante, non è demagogia.

Due progetti riguardanti la riqualificazione delle scuole Rodari e Galileo, in collaborazione con le direzioni didattiche, non sono demagogia.

Il concreto avvio, attraverso l’esame delle direttive, dell’iter per l’approvazione del nuovo PRG, che si attende da anni, non è demagogia.

L’aggiudicazione della gara, l’inizio dei lavori ed il recupero del finanziamento integrativo per l’Asilo nido comunale, non sono demagogia.

La messa in opera, con la radicale rivisitazione del progetto, dei lavori, ormai quasi ultimati di  Piazza Europa, non sono demagogia.

Così come vanno ascritte alla capacità di operare: l’approvazione del nuovo regolamento per le antenne di telefonia mobile; l’approvazione del bando per l’ampliamento del cimitero ed il suo invio all’UREGA, che mette fine ad una troppo lunga attesa da parte dei cittadini; così come la completa eliminazione della decennale lista d’attesa per il trasferimento dei defunti.

Ancora molte cose sono in cantiere, ed altri interventi sono stati avviati con successo, come il progetto d’informatizzazione dell’anagrafe ed il protocollo informatico, così come il censimento e la messa in sicurezza del centro storico, altri, se pur validi, non hanno sortito effetti positivi, come il bando sul fotovoltaico andato deserto per la scarsa appetibilità degli attuali incentivi (….se solo si fosse fatto due anni fa..!). Continuiamo sapendo che ancora tanto c’è da fare, ma siamo abbastanza soddisfatti. In campagna elettorale avevamo detto che avremmo lavorato, ascoltando i cittadini di questa nostra Raffadali e siamo contenti, non solo per quelli che ci riconoscono lavoro ed impegno, ma anche per coloro che ci criticano anche se lo facessero strumentalmente, poiché ciò vuol dire che la gente si sente finalmente libera di potere criticare il “potere”, sapendo di essere ascoltata e non minacciata o mortificata.

Mi piace ricordare alcune immagini che, secondo me, sono in modo emblematico  simbolo  della Raffadali che vogliamo: i tanti giovani artisti che, nel mese di ottobre, hanno animato la mostra estemporanea di pittura, affollando le vie cittadine con tele, pennelli e colori di vita; i bambini festanti di gioia e di vita che animano la colonia estiva; i ragazzi che preparano i carri e l’animazione per Raffadali in maschera; i tanti giovani, anziani, donne, uomini, che affollano il corteo di un I° maggio pieno di colori, di voci, di canti e musica, di popolo e bandiere svettanti al vento, a testimoniare che è nell’impegno e nella speranza di un futuro di lavoro, progresso e certezza dei diritti che questo popolo si riconosce ed io sono orgoglioso e fiero di poterlo  rappresentare.

 On. Giacomo Di Benedetto

                                                                                             Sindaco di Raffadali

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Spett.le Onorevole apprezziamo tutto quello che Lei ha fatto e cerca di fare. E' anche vero che dovrebbe farsi un giro con la macchina lungo le strade di Raffadali, molte sono sporche sopratutto la circonvallazione.
Se non lo ha notato, è anche non illuminata. Le ricordo che è attraversata da centinaia di persone, come la piazza, e vederla degradata non è un buon segno. Spero che il nostro paese diventi più pulito e iniziative a tal fine siano portate avanti dall'amministrazione che ci governa.
Distinti Saluti Librici Tonino

Anonimo ha detto...

Egregio Sindaco,