domenica 7 luglio 2013

Tra amianto e salute pubblica, interviene il Dott. Tuttolomondo segretario Prc Raffadali


di Giuseppe Anselmo Tuttolomondo

A Raffadali in cerca di novità. Dopo essermi dibattuto invano per capire se le casse comunali sono vuote o strapiene, se è giusto tartassare i cittadini aumentando le tasse, se è peccato parlare di lavoro, nell'incertezza, ho deciso di pensare alla salute. Almeno lì qualche certezza penso di poterla dare. Patologie da amianto. vediamo di capirci qualcosa.
L’amianto è un minerale virtualmente indistruttibile, che resiste al fuoco ed al calore, all’usura e all’azione di agenti chimici e biologici. Per anni l’amianto è stato considerato un materiale estremamente versatile a basso costo, con molte applicazioni industriali e di largo consumo edile. Con la legge 257/92 sono stati vietati in tutto il territorio nazionale la produzione, il commercio, l’estrazione e l’importazione di amianto e dei prodotti che lo contengono. Prima che si scoprissero le sue potenzialità dannose, l’amianto è stato utilizzato soprattutto nelle costruzioni di materiali per l’edilizia, si stima che siano stati fabbricati circa 5000 tipi di prodotti e manufatti industriali.
Attualmente le possibilità di essere esposti all’amianto ,riguarda gli addetti alle attività di bonifica nonché i lavoratori, che spesso inconsapevolmente, si occupano di ristrutturazioni di ambienti contaminati, quali elettricisti, posatori di condutture, addetti alla manutenzione  etc..
L’amianto rappresenta un pericolo per la salute a causa delle fibre di cui è costituito e che possono essere inalate. Queste fibre sono sottili e leggere; il loro diametro è 250 volte inferiore a quello di un capello.  Nessun tipo di fibra di amianto può essere considerata innocua dato
che’ anche breve periodi di esposizione possono costituire un rischio per la salute. L’apparato che viene compromesso è quello respiratorio.Infatti l’amianto può indurre due tipi di patologie:
Patologie benigne che in genere non comportano una riduzione significativa della funzionalità respiratoria e patologie tumorali maligne come il carcinoma broncogeno e il mesotelioma pleurico.
Tali patologie possono avere un periodo di latenza anche di 20 anni prima di manifestarsi.
Cosa fare in presenza di amianto?
L’amianto può essere pericoloso per la salute qualora si trovi in cattive condizioni (usurato e friabile); i manufatti a base di amianto danneggiati o deteriorati possono infatti disperdere fibre nocive. In questo caso si rende necessario procedere ad interventi di rimozione e smaltimento.  Se il materiale contenente amianto viene trovato abbandonato in luogo pubblico ( dentro o nei pressi di cassonetti, per strada o in discariche abusive), la segnalazione va fatta immediatamente all’ASP competente, la quale in genere attiva la procedura di verifica dello stato in cui si trova il materiale contenente l’amianto. Sara’ quest’ultima a far partire la segnalazione agli organi competenti ( Comune, Provincia e Regione) inerentemente alla presenza del materiale contenente l’amianto. Il Comune, a questo punto, attuerà la bonifica attraverso ditte specializzate per lo smaltimento. Se invece il materiale contenente amianto si trova a casa di un privato o in un condominio, è obbligo designare un responsabile che avrà il compito di informare gli altri condomini e gli addetti alla pulizia del medesimo condominio, il responsabile avra’ altresi il compito di controllare almeno una volta l’anno lo stato di conservazione del materiale ed eventuali dispersione di amianto. Si evidenzia che il responsabile è obbligato a documentare la presenza dell’amianto all’ASP di appartenenza, indicando forma, dimensione, stato del materiale e luogo di ubicazione. Se invece vi sara’ necessità di bonifica, le spese saranno a carico del singolo proprietario o dei condomini.
La legge, anche se ben articolata, in linea di massima non aiuta il singolo cittadino nello smaltimento dei rifiuti di materiali contenente amianto, addossando i relativi costi,piuttosto esosi,al singolo cittadino.Per tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente dovrebbe essere intrapresa una campagna di bonifica dell’amianto su tutto il territorio, coinvolgendo le amministrazioni,le quali dovrebbero attuare un progetto per aiutare ed agevolare economicamente il cittadino a compiere lo smaltimento dei materiali come previsto dalla norma. Cosi facendo si stimolerebbe il senso civico di protezione dell’ambiente che dovrebbe essere presente in ogni cittadino. Si ribatte che il costo dello smaltimento non può essere a carico del singolo , poiche’ il materiale e’ stato costruito nel tempo e distribuito con il benestare delle autorita’ pubbliche ,percio’ si considera fonte di ingiustizia che, chi per tanto tempo ha prodotto tale materiale venga esonerato da ogni responsabilità. Parebbe piu’ evidente  e consono far gravare i costi economici dello smaltimento di tale prodotti sullo Stato o altri enti pubblici . Pertanto invito il  SINDACO,  E L’AMMINISTRAZIONE TUTTA  a focalizzare il problema ed a porvi eventuali soluzioni.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ormai da quasi un mese proprio a Raffadali in piazza Rosario, accanto ai cassonetti per l'immondizia, sono depositati vari resti di recipienti di eternit in uno stato di forte degradazione e nessuno si preoccupa di rimuovere.
Di questa cosa sono a corrente le autorità comunali tanto che nelle settimane scorse è stata pubblicata una segnalazione su "Agrigento notizie".
Così viene salvaguardata la salute dei cittadini?
Raffadali, 14/07/2013