venerdì 14 dicembre 2007

"L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino." (Charles Bukowski)

di Marcella Militello

Ho riletto parecchie volte i post e commenti che hanno colorato il blog di S.Elisabetta nelle ultime settimane grazie ai nuovi entrati. Mi sono chiesta se avessi lasciato un messaggio negativo e soprattutto ho cercato di valutare la direzione che certi discorsi stavano prendendo (talvolta spavalderia mafiosa, se si vede il post su Riina; altre volte è sembrata una campagna elettorale anticipata).
Devo ammettere di avere provato un certo "fastidio" nel notare come mi è stato detto da più di un Anonimo "prima di parlare di pipino con quel tono.." e poi da Pascalone "nni livamu l'obbligu...".
A questo invito che trova spazio tra il ridicolo e il drammatico voglio rispondere con la spiegazione di un concetto per me molto importante,quello di "libertà":"Libertà di pensiero" e "libertà di espressione" sono (credo) i due principi che hanno portato alla creazione e alla perpetuazione di questo blog.
Mio padre stesso non si è mai permesso di porre un limite a questa mia libertà e credo che, anche a volerlo, nessuno mai ci riuscirà. Di conseguenza non intendo inchinarmi davanti a nessuno.
Diceva Hermann Hesse : "Tutti sono sottomessi, tutti desiderano obbedire e pensare meno che si può [...]"Io voglio pensare con la mia testa e non aver paura di farlo nè di dimostrarlo agli altri.
Coloro i quali continuiamo a firmarci diamo segno di tenerci ben saldi alla nostra libertà perchè diamo a tutti la possibilità di sapere ciò che realmente pensiamo, di dire la loro sul nostro conto e di straparlare riguardo le nostre famiglie, e nonostante ciò continuiamo a non nasconderci dietro la vile maschera dell'anonimato.
Il nostro gesto però viene preso come una palla al balzo per attaccare...quasi a voler scoraggiare quest'uso improprio che facciamo del nostro "nome" e convincerci a mischiarci ai tanti "senza nome". Così è davvero facile e comodo fare commenti: Si ha la certezza di non essere attaccati e nessuno mai verrà a sapere dietro quale volto si nascondono parole di cui l'autore stesso sa di doversi vergognare.
Sarò apparsa presuntuosa? Ho usato impropriamente e abbondantemente termini come "democrazia" e "ideali" e ciò ha forse dato fastidio a qualcuno?
Ognuno in questo paese ha il suo padrone..io ubbidisco al mio che si chiama "pensiero".
Io vado fiera della mia famiglia e del nome che porto; non ho nulla di cui vergognarmi e soprattutto non ho nessuno da temere. Di conseguenza posso permettermi il lusso di non nascondermi dietro la firma Anonimo: pseudonimo che dichiara l'inesistenza di un nome, di un volto, di una mente, di una persona.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Marcella,
come stai sperimentando sulla tua pelle la nostra terra non è il terreno più fertile per coltivare la libertà, salvo quella dei lestofanti di tutte le risme e di coloro che hanno scelto più o meno liberamente di essere schiavi.Come vedi,il mio pessimismo non era infondato.
E tuttavia,poichè avete iniziato un percorso di emancipazione e liberazione, sappi che le persone per bene sono con te.
Un suggerimento: non pubblicate gli interventi anonimi, salvo in casi di gravi denunce verso il potere arrogante. Chi non ha il coraggio delle proprie idee non merita rispetto da parte delle persone che rischiano per la libertà. Inoltre, se tecnicamente possibile, cercate di individuare i computers di partenza degli anonimi per denunciare eventuali intimidazioni.
Non so chi sei, ma sento di esserti vicino e solidale,così come ai/alle ragazzi/e di S.Elisabetta, che conosco in parte.
L'amore per la dignità e la libertà merita qualche rischio.
Go on! Bye
vincenzo lombardo

enzino ha detto...

non solo straquoto tutto quello che hai scritto ma aggiungo inoltre che scrivere o commentare in maniera anonima è segno di vigliaccheria, è troppo facile commentare dietro una maschera con la certezza che nessuno potrà mai scoprire l'identità.
enzo scifo