di Vincenzo LombardoLa Sicilia ha avuto la sventura di avere un presidente il cui hobby è stato quello di giochicchiare con la mafia e nel contempo rivolgersi ai santini, forse alla ricerca di raccomandazioni per sfuggire alla giustizia terrena. Di tanto in tanto non ha disdegnato di farsi qualche giretto nei quattro angoli della Sicilia alla ricerca di terreni, alberghi e quant’altro da comprare magari con fondi pubblici. Nel frattempo la “sua” terra, nel senso di feudo, si è andata spopolando delle migliori energie giovanili e si è andata popolando di nuovi schiavi che si accovacciano passivi ai piedi del suo potere. E mentre la sua terra sprofonda nel degrado sociale e ambintale più totale, lui leva le tende e parte per Palazzo Madama, dove spera di sfuggire alle grinfie della magistratura, ovviamente comunista e persecutoria, come insegna il suo Grande Maestro.
In un altro angolo di Meridione un altro governatore si è dedicato a ben altri hobbies. Nichi Vendola ha incoraggiato la società civile a rompere i legami con la cultura mafiosa e l’azione dello Stato contro lavoro nero e criminalità organizzata è stata incessante e fruttuosa. Ma non si è trattato solo di impegno civile. L’articolo che segue da la misura dell’amore del governatore pugliese per il benessere del suo popolo e del territorio in cui esso vive. Se il cristianesimo è carità, amore per il prossimo, meglio un governatore eretico che un fariseo cattolico
Vincenzo lombardo
1 commento:
Speriamo che quel che è successo in Puglia con Vendola possa capitare in Sicilia con Anna Finocchiaro.
Anche lei non è una cattolica praticante ma sicuramente avrebbe per la Sicilia ed i Siciliani più amore e rispetto di quello che ha avuto ( ma l'ha avuto? ) il nostro paesano governatore.
Forse, questo, resterà un sogno vano, temo che i siciliani non sapranno, nè vorranno cogliere questa nuova, forse irripetibile, occasione di un cambiamento democratico.
Ovviamente sarei strafelice di essere smentito nei prossimi giorni!
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