mercoledì 16 luglio 2008

ACQUA: TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO "LUCIO LIBERTINI"-RAFFADALI

Il sindaco di Raffadali ha deciso di punto in bianco di punire tutti i cittadini che vivono alla periferia della città tagliando loro le prese per l´ approvvigionamento idrico e consentendo un rifornimento periodico con autobotte. Questi sono colpi di testa tesi a mostrare i muscoli e con i quali si cerca di nascondere le responsabilità vicine e lontane, fra le quali quelle dei commissari regionali alle acque, alcuni dei quali sono in galera o sotto processo, nonché, localmente, le politiche di scambio favore contro voto, in dispregio ad ogni idea di programmazione, gestione e controllo dello sviluppo. La crisi idrica esiste e bisogna affrontarla. Ma il Sindaco non può ignorare
che le prese in questione sono regolamentate da un contratto più oneroso rispetto a quello in vigore per il centro urbano e che esso ha generato nei cittadini contraenti un diritto e delle aspettative che non possono essere eliminati d´imperio e unilateralmente. Crediamo che le soluzioni vadano ricercate in altra direzione. Anzitutto inducendo i cittadini utenti a considerare l´acqua un bene prezioso e ad usarlo con parsimonia, reprimendo con decisione ogni uso improprio, come irrigazione di orti e giardini e lavaggio di automezzi.Ovviamente la soluzione definitiva è l´installazione di contatori attraverso i quali si instaura anche un´erogazione dell´acqua più equa con l´istituzione delle fasce sociali. Invitiamo pertanto il Sindaco a rivedere la propria determinazione e a convocare un incontro urgente con Rifondazione Comunista al fine di studiare le misure più idonee per fronteggiare nell´immediato l´emergenza idrica e pensare
ad interventi di breve e lungo termine. Noi non lasceremo i cittadini alla mercé di decisioni affrettate e improvvisate che creano disagio né intendiamo prestarci ad una guerra tra
raffadalesi delle periferie e cittadini del centro urbano.

Raffadali 14/07/08

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