domenica 2 novembre 2008

44°

di Fabio Izzo

Benvenuto 44 presidente.
44 dunque, come i famosi gatti in fila per tre con il resto di due.
Già, perchè come capirai da subito, con la matematica avrai non pochi problemi visto che i conti non tornano e farli tornare sarà un'impresa ardua. Non dovrai aprire altri fronti di guerra, anche se le spese militari hanno sempre il loro fascino, ma dovrai fronteggiare un sistema instabile determinato dalla crisi delle bolle economiche, dei sub prime, dei mutui tossici quando la recessione ormai è già ben oltre la porta e l'allarmismo è il pane quotidiano dei media in una realtà, la nostra, sempre più addormentata e costretta in questa distorta democrazia delegata.
Il mondo non è più lo stesso come avrai capito e non sei così fortunato da succedere al 42simo presidente, no, a te è toccato il 43esimo, l'uomo che ha visto scivolare via il mondo dagli artigli dell'aquila federale dalla testa bianca, perdendo una leadership mondiale rimasta solo nella produzione di telefilm
Che tu sia bianco o nero 44esimo presidente non c'importa, perchè di bianca c'è già la casa dove avranno delegato il loro futuro milioni di persone, che se va bene vogliono, ma a volte pretendono, stabilità, sicurezza e posti di lavoro. Temono i draghi della Cina, il nemico alle porte e la perdita del loro potere d'acquisto dopo che hanno visto il petrolio arrivare al prezzo della Coca Cola e ora si ritrovano a guardare con diffidenza al Sud America e al continente Africano, se è vero che l'Oriente si è messo a cavalcare, cosa potrebbe succedere se una nuova rivoluzione economica, una rivoluzionaria spin economy, partisse dal sul dell'equatore dove le materie prime o il petrolio certo non manca.
E allora benvenuto presidente nello studio ovale dove:
"I'm the eggman, they're the eggmen, I'm the wallrus".

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