Oggi non ho trovato un computer tramite il quale poter tenere il nostro diario di bordo in terra d'Abruzzo.Tant'è che questo resoconto ve lo invio tramite sms.
Ma soprattutto non ho avuto il tempo di cercarlo. Le giornate vanno via in un lampo tra verifiche, sopralluoghi e colloqui con la gente. Oggi ho spiegato ad un signore cos'è un terremoto. Ho parlato con una mamma terrorizzata di mandare i figli in una scuola della quale non è certa la sicurezza.Le crepe aperte nell'animo di questa gente stenta ancora a chiudersi, ma questo è un popolo duro, non si piange addosso. Si sono già rimboccati le maniche ed in breve dalle macerie costruiranno nuove case e nuove opportunità. Ho notato però che l'italian way of life persiste nei suoi aspetti peggiori...A domani...
1 commento:
Caro Paolo tu si che sei una vera persona di sinistra.... vicino alla gente nei fatti, e non nei salotti a farneticare di filosofia e dogmi. Grande Paolo!
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