17 giugno 2010 Palermo. I rapporti tra l'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro e il boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro, sono stati al centro della requisitoria del pm Nino Di Matteo nel processo, che si svolge con il rito abbreviato, in cui il senatore dell'Udc è imputato per concorso in associazione mafiosa . «Anche se fosse provato solo un elemento, e noi li proveremo tutti, - ha detto il pm - del contributo in termini di candidature, posti di sottogoverno, rivelazioni di indagini dell'imputato si configurerebbe senza alcun dubbio il reato dell'articolo 416 bis». Di Matteo ha citato la candidatura di Domenico Miceli alle regionali del 2001 «che è il frutto - ha detto - della trattativa tra Guttadauro e Cuffaro affinchè il mafioso avesse un suo uomo tra i candidati. L'intermediario della trattativa fu lo stesso Miceli, che poi venne scelto al posto dell'avvocato Salvatore Priola per l'inserimento nelle liste del Cdu». La requisitoria è stata sospesa per un'assemblea dell'Anm sui tagli alla magistratura previsti nella manovra finanziaria.
FONTE ANSA
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