mercoledì 25 agosto 2010

Raffadali: la banda dei muti ed il carnevale 2010


Tutto tace…”Mutu cu sapi u jocu” dice un vecchio adagio siculo. Il problema è cà “u Jocu” non sembra saperlo giocare nemmeno chi dovrebbe essere “Sapitore”. Quindi nel “mutismo e rassegnazione” che avvolge la compagine amministrativa, silenzi si sommano a silenzi con una domanda che nasce spontanea: ma si sentinu tutti “cacacciuli” e na parola unna sannu diri? Indi al silenzio sulla relazione del Difensore civico, sulla mozione per il sostegno ai giovani e agli universitari, sull’attivazione della commissione per lo studio dell’incidenza tumorale a Raffadali (vergogna siete capaci di fare promesse fasulle giocando sulla vita delle persone), sul regolamento della Biblioteca comunale cognito solo all’assessore Tarallo ed alla giunta che lo ha approvato (e lì notoriamente la cultura sì “feti”), sulla sorte della refezione scolastica, sulla stabilità strutturale della Scuola Galileo Galilei, sull’aumento delle tasse (che oltre alle tasche dei raffadalesi è costata una querela al buon Vincenzo D’Amato), sul futuro della Circonvallazione fasulla (completata, come dimostrato da un articolo di questo giornale, in barba ad ogni regola e legge ed, infatti, da sempre franante), ora sommiamo un altro mistero, con la speranza che qualcuno si degni di rispondere... Carissimi amministratori che fine ha fatto il saldo dei premi del Carnevale 2010 promesso ad alcuni gruppi e ad oggi mai arrivato. Ma rinfreschiamo la memoria ai “muti consapevoli” ( nche perchè qualcuno dirà : "ma io non c'ero...(e se c'ero dormivo...). Durante il Carnevale 2010 (organizzato dalla Capit del prode difensore civico Giuseppe Sicurello, che per questo tipo d’affari è più solerte che nel presentare le documentazione del suo operato pagato (caro e amaro) dalla popolazione) due carri si sono aggiudicati il primo premio, un ex aequo che avrebbe dovuto, stante alle promesse degli organizzatori, portare ai gruppi vincenti la somma di 2250 euro e far scattare per il gruppo arrivato quarto la terza posizione ed il relativo premio. Ad oggi non è così. Dei gruppi arrivati primi uno ha percepito l’intera posta di 2250, l’altro invece la somma di 1750 euro quindi una perdita netta di 500 euro mentre per i ragazzi arrivati terzi la somma mancante da percepire si aggira a 300 euro. Ora, dato che il pagamento del Carnevale da parte del comune alla Capit è già avvenuto (abbiamo la delibera a portata di mano), il comune dovrebbe una risposta al centinaio di ragazzi che si sono spezzati la schiena per la riuscita di una festa, il carnevale, che si basa esclusivamente sull’entusiasmo di chi la vive e la realizza. Serietà vorrebbe (dopo quattro mesi) che si dicesse a questi ragazzi “i soldi da dividere erano quelli e basta così”, senza temporeggiamenti davvero di bassa lega. Oppure, ora che il bilancio è stato approvato, si stornino 1000 euro e si saldi il conto. Questa è serietà. Anche perché se un bel giorno le nostre maestranze carnascialesche dovessero rompersi le scatole di essere presi in giro dalla banda dei “muti” a Raffadali verrebbe a mancare l’unica festa che aggrega un intera generazione. Domanda (e perdonate la cacofonia) qualcuno vorrà rispondere a questa domanda?

Nella foto in alto (dato che qualcuno non ci credeva) è ben chiara la somma scritta sull'assegno per i carri vincitori..

P.s
qualora la banda dei muti volesse rispondere o ratificare quanto riportato sopra saremmo felicissimi di ospitare qualsiasi nota..




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