giovedì 10 marzo 2011

Aldo Virone: la nuova giunta? Mezze figure e soliti noti.

Dichiarazione in Consiglio comunale dell'avvocato Aldo Virone, capogruppo dell'opposizione, sulla nuova giunta comunale.

Signor Sindaco,
Ci aveva preannunciato una Giunta di spessore, e invece ci ripresenta la solita “minestra riscaldata”.Avremmo preferito che questa esperienza politica che l’ha fatta assurgere a sindaco, figlia dell’onda lunga dell’ex senatore Cuffaro, si concludesse prendendo atto dell’incapacità di mantenere un assetto coeso e coerente con le dichiarazioni rese fino a qualche mese fa. Purtroppo così non è.

Lei ripropone quanto di più nepotistico e clientelare ci sia stato nella politica della città. Ha trasformato l’organo d’indirizzo amministrativo in uno stipendificio, in barba ai criteri di buona economia e di efficienza amministrativa. Sta usando il governo della città per preservare il suo potere. Le operazioni di bassa amministrazione le consentono di sostituire cariche e persone al fine di consentire ad un designato delfino di preparare una futura campagna elettorale. In realtà con la proclamazione della nuova giunta si è già dato il via alla nuova competizione politica. Accanto a mezze figure, che non si sono distinte per impegno e concretezza di risultato, lei inserisce i soliti nomi.

Non è dato capire quali siano le competenze e i meriti che possano giustificare la designazione del difensore civico, che tanti risultati aveva prodotto in difesa della collettività nei confronti dell’amministrazione, ad assessore. Nel caso specifico quando parliamo di stipendificio non lo facciamo a caso. Lei sa che tanti mesi retribuiti a carico della collettività in favore dell’ufficio del difensore civico hanno prodotto poche pagine di relazione. Per la verità poche pagine pagate a peso d’oro. Ma tant’è, paga “cappidrazzu”, ossia ognuno di noi.
In realtà, e non bisogna essere strateghi per comprenderne la finalità, questa designazione serve a ricreare quell’equilibrio da manuale cencelli che conservi la potenza elettorale necessaria per la prossima competizione amministrativa. E’ necessario creare un ulteriore tassello che le consenta di sopperire alle fughe dalla barca che affonda.
Ci dispiace solo che soggetti, che avevano rivendicato una dignità politica, in pratica si siano dimostrati solo interessati ad occupare un piccolo ritaglio di potere in barba a qualsiasi prospettiva di crescita collettiva e personale.
Non si può rinunciare alla propria dignità, alla coerenza del proprio vissuto solo per un incarico assessoriale. Non lo si può fare per amore e rispetto delle generazioni future e dell’intero paese.

La giunta che lei oggi ci propone è figlia di una stagione politica cha ha inebriato coloro che hanno fatto del clientelismo una ragione di vita. Coloro che hanno ritenuto affiancarsi al potente di turno per risolvere non i problemi collettivi, ma quelli personali.
In realtà non hanno compreso che risolvendo i problemi di tutti si dissolvono i problemi di ciascuno di noi.

Ciò che resta di una stagione di generale euforia sono i cocci di un precariato che non verrà mai stabilizzato, di pochi fortunati che hanno usurpato la dignità dei più, di soggetti che prevaricano le norme del comune sentire e della legalità per conseguire un beneficio personale. Peccato che la storia non insegni nulla, peccato che le esperienze degli altri non rappresentino un momento di riflessione attraverso il quale riappropriarsi dell’amor proprio e del proprio futuro senza delegarlo ad altri ed aspettare che altri paghino un prezzo iperbolico per le nostre miserie.

Non vale la pena di augurare buon lavoro alla nuova giunta perché non è diversa dalle precedenti e non sortirà nessun beneficio se non a qualcuno della nuova compagine amministrativa. Peccato, una nuova occasione mancata.
Non è necessario aggiungere altro..

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