mercoledì 11 maggio 2011

Gaetano Di Giovanni risponde ad Ad Est

In seguito al pezzo "La sagra dei castrati e altri pensieri in libertà" sono arrivate parecchie risposte. Alcune in forma privata che riteniamo assurdo non far divenire pubblica, altre non direttamente che riportiamo per dovere di cronaca come quella dell'associazione Raffadali Trinacria che sul proprio profilo facebook scrive "teniamo a precisare che noi come organizzatori x il gruppo agama non abbiamo mai usato la parola gratis ma non ci siamo sbilanciati sul prezzo visto che e stato una cosa organizzata a l'ultimo secondo e c'era un corteo in corso. noi organizzatori non abbiamo assolutamente detto la parola gratis ma era il gruppo stesso ad avere esigenza di sapere la somma cosa che noi non eravamo in grado di poter stabilire in quel momento". Non si capisce molto, ma ne prendiamo atto. Pubblichiamo invece in forma integrale la lettera che il dirigente del comune di Raffadali Gaetano Di Giovanni ci ha inviato sulla questione della AeG. Lo ringraziamo per aver accettato il nostro invito al confronto. Inutile dire che stesso spazio sarà dedicato a chi vorrà replicare.

Ad Est

Caro Gaetano, non volevo alimentare la polemica e pertanto ero restio a replicare ma non posso non accogliere il Tuo invito. Il taglio che hai dato alla “notizia” e la serenità d’animo con la quale l’hai affrontata, mi impongono una risposta.

Ho letto, con viva curiosità, i volantini della sedicente ASSOCIAZIONE SOCIETA’ CIVILE RAFFADALESE intitolati “Il PASTICCIO DEI TRIBUTI” nn. 1-7, distribuiti dal Prof. Vincenzo D’Amato, pensati da un pool i cui componenti sicuramente avranno tanti pregi ma non quello di essere fini giuristi.

Primo (presunto) errore: avrei espropriato i poteri del Consiglio comunale tenuto conto che l’esternalizzazione rientra tra le competenze del’organo citato. Caro Gaetano, è strano che lo scriba non sappia che esiste l’art.7 del regolamento delle entrate approvato dal Consiglio comunale (deliberazione n.16 del 06.04.2004) che autorizza la Giunta "all’esternalizzazione" dei tributi. Io nutro seri dubbi sulla scienza e coscienza dello scriba. Il primo (presunto) errore è una balla colossale così come tutti gli altri.

Secondo (presunto) errore: Non avrei i titoli per ricoprire l’incarico di RUP. Caro Gaetano, lo sanno pure i bambini che l’art. 5 della L. 241/1990 attribuisce al titolare della posizione organizzativa la responsabilità del procedimento, così come fasulla è anche l’altra obiezione che non avrei potuto essere nominato responsabile della posizione organizzativa. L’art. 14 comma 4 CCNL del 22.01.2004 prevede che il lavoratore utilizzato, quale lo scrivente "può essere incaricato della posizione organizzativa". Come è possibile che lo scriba sconosca l’art.10 del D.Lgs. 163/06 (dal Lui citato) che al comma 1 prevede che il responsabile del procedimento sia nominato "ai sensi della legge 241/90"? Ma è possibile che sia solo ignorante?

Terzo (presunto) errore: i componenti della Commissione giudicatrice non avevano i titoli per farne parte. Senza farne i nomi, posso dire che le carte cantano. Ho nominato presidente, il responsabile nonché vicedirigente del Servizio Finanziarie, il secondo componente è il responsabile della Tarsu, dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità e Pubbliche affissioni, il terzo ed ultimo componente è il responsabile del canone acqua, depurazione e fognatura. Da anni (non mesi) esperti dello specifico settore di riferimento. Ai sensi dell’art.30 del D. Lgs. 163/206 “Salvo quanto disposto nel seguente articolo, le disposizioni del codice del codice non si applicano alle concessioni di servizi” L’art. 30 non cita la composizione della Commissione e, pertanto, la normativa di riferimento è quella del Disciplinare di gara che costituisce lex specialis. Il terzultimo periodo di pag 5 del disciplinare di gara prevede che "Per la valutazione delle offerte e l’assegnazione del relativo punteggio sarà nominata, dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte, una Commissione Giudicatrice composta da un numero dispari di componenti e presieduta dal Presidente di Commissione".

Quarto (presunto) errore: non è stato approvato un vero e proprio bando di gara. Siamo alla comiche. Ho redatto e pubblicato il bando di gara, sul sito web del Comune, sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, su tre quotidiani diffusione regionale e su un periodico regionale.

Quinto (presunto) errore: non avrei approvato un progetto tecnico. Retaggio di conoscenze della L.109/94 (lavori pubblici). Ma che c’entra l’approvazione del progetto, se l’offerta economicamente più vantaggiosa si caratterizza per la valutazione del progetto tecnico prodotto dalle ditte partecipanti? Niente. Caro Scriba, questa è talmente grossa che citi il Regolamento sui lavori pubblici… Ma per favore!!!! L’art. 94 del D. Lgs. 163/2006 rinvia al Regolamento di esecuzione delle forniture e dei servizi che entrerà in vigore l’8 giugno 2011 (art. 359). E’ lapalissiano che nel settembre 2009 non si può dare esecuzione ad una norma emanata nel 2010 che spiegherà efficacia nel giugno del 2011. Mah…

Sesto (presunto) errore: si è consentito al Dirigente di decidere tutto in totale discrezionalità e al di fuori di ogni controllo. Il Dirigente ha dato esecuzione prima all’art. 7 del Regolamento comunale e poi alla deliberazione di Giunta n. 84 datata 01.09.2009. Il Dirigente ha dato sempre esecuzione alle direttive dell’organo politico e si è sempre consultato con il Segretario comunale.

Settimo (presunto) errore: avrei violato la L.R. 15/2008 e la L. 136/2010. Caro Gaetano, devo confessarti che, per questo errore, la malafede dello scriba è esclusa. Se vi sono seri, serissimi dubbi che lo scriba faccia finta di essere ignorante, in questo caso è veramente ignorante. Non è da tutti cogliere la distinzione tra "appalto" (art.3, n.6 del D. Lgs. 163/06) e "concessione"(art.3, n.12 del D. Lgs. 163/06) quale è il contratto stipulato con la società A. eG. S.p.A. (concessionaria del servizio). Non è da tutti sapere che l’ambito di applicazione della L.R. 15/2008 sono gli "appalti" e non le "concessioni. Non è da tutti sapere che la normativa nazionale (L.136/2010) si applica alle concessioni in quanto l’ambito di applicazione è il "contratto pubblico". Non è da tutti sapere che l’Autorità di Vigilanza per i Contratti Pubblici con la determinazione n.10 ha confermato quanto sopra. Ad ogni modo il concessionario ha comunicato i conti correnti postali ove vengono incamerate le somme incassate già nell’estate 2009 e dei quali abbiamo l’acceso on-line (come sarà accertato in giudizio) e che la legge entrerà in vigore il prossimo 14 giugno 2011. Avrei violato una legge che a tutt’oggi non è efficace. Mi vanto, invece, di averne anticipato gli effetti di oltre un anno.

Ottavo (presunto) errore: avrei attestato una copertura finanziaria che non c’é. Grazie scriba, per avermi confermato che il consulente finanziario è “sceccu”. Le spese di pubblicazione sono a carico della ditta aggiudicataria e, di conseguenza, è corretta l’imputazione sul titolo IV della spesa. La gara non è costata un centesimo.

Nono (presunto) errore: non avrei nominato il direttore dell’esecuzione. Se il dirigente non nomina il direttore dell’esecuzione, la direzione compete al dirigente. La norma è sempre quella: l’art. 10 del D.Lgs. 163/2006.

Decimo (presunto) errore: non c’è traccia della clausola delle 19 unità di personale. Lo scriba non ha letto il contratto: per quanto non previsto si rinvia ai documenti di gara. Caro Gaetano, consentimi, di precisare un aspetto. Mai viene riportata nell’offerta la parola "assunzione". Per il periodo temporale (1 anno) come interpretato dalla Commissione, il servizio dovrà essere assicurato da 19 unità. Non sta scritto da nessuna parte che la ditta dovrà effettuare 19 assunzioni.

Undicesimo (presunto) errore: l’offerta presentata dal concessionario non è congrua. Con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sono giudicate anomale le offerte che sia per la componente tecnica sia per quella economica ottengano un punteggio pari o superiore ai quattro quinti dei corrispondenti punti massimi previsti nel bando di gara ex art. 86 comma 2 del D.Lgs. 163/2006). Pertanto, è anomala (non congrua) l’offerta che ottiene un punteggio alto sul piano tecnico e, contemporaneamente, un punteggio alto relativamente all’offerta economica in virtù di un ribasso consistente. Orbene, se è vero come è vero che il punteggio tecnico era 70 (art.6 lett. a) del disciplinare di gara) e quindi la soglia di anomalia 56 (4/5 di 70) non è anomala l’offerta tecnica del concessionario che ha ottenuto il punteggio di 52,11. Il ribasso economico, poi, è del 2% (duepercento). Va da sé che l’offerta è congrua. La società, tra l’altro, per contratto, dovrà versare al Comune per nove anni complessivamente circa un milione di euro.

Dodicesimo (presunto) errore (del Sindaco Cuffaro): non avermi revocato l’incarico di dirigente come ha già fatto il sindaco di Favara. Falso, falso e falso. Ho rinunciato io all’incarico. Il Sindaco di Favara (Avv. Domenico Russello) mi ha "pregato" (alla scadenza) di continuare (nell’incarico) come è dimostrato dalle riprese effettuate da TV FAVARA in occasione della discussione in Consiglio comunale di una apposita interrogazione. L’Avv. Russello si è reso disponibile a diramare un comunicato stampa per smentire lo scriba nonché ad essere sentito quale teste nella causa che muoverò contro Vincenzo D’Amato e l’Associazione società civile raffadalese.

Caro Gaetano, come puoi ben capire le ragioni di tanta cattiveria, di tanto malanimo sono altre.

Prima che il Sindaco mi nominasse Dirigente del Settore Finanze e Tributi, avevamo debiti nei confronti dell’Unicredit per € 1.500.000,00. Non avevamo rispettato il patto di stabilità 2007 e 2008. Siamo stati sanzionati per il mancato rispetto del patto di stabilità 2008 con la decurtazione di € 110.000,00. L’avanzo di amministrazione era di appena € 3.500,00. La tarsu per le abitazioni civili a quasi € 2,00 e per i commercianti a quasi € 6,00. Gli avvisi di pagamento dei canoni idrici accatastati in via Fontanelle, accantonati tra le scartoffie. I tributi venivano pagati da chi aveva una coscienza sociale, non era stata intrapresa alcuna azione per recuperare i crediti tributari, non ci si era mai difesi in giudizio, non veniva effettuato un accertamento tributario. A distanza di quasi due anni, il debito nei confronti dell’Unicredit è stato ridotto di un milione di euro; abbiamo rispettato il patto di stabilità 2009; abbiamo rispettato il patto di stabilità 2010; siamo stati premiati quale ente virtuoso tra i virtuosi con € 55.000,00; l’avanzo di amministrazione è incrementato al 31 dicembre 2010 di circa 500.000,00; le tariffe Tarsu sono le più basse della provincia. Non più POLITICA FINANZIARIA ma GESTIONE FINANZIARIA.

Ti ringrazio affettuosamente

Gaetano Di Giovanni

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