La lunga strada della Politica
Questi referendum sono la Politica perché rappresentano la rottura di una stagnazione, perché pongono grandi problemi del nostro tempo, perché rappresentano l’afasia di una classe dirigente che non ha saputo guardare all’interesse generale senza venderlo al miglior offerente.
Ma soprattutto perché sono una finestra che si apre alle cittadine e ai cittadini quale esercizio democratico, oltre quel senso di impotenza che troppo spesso investe la società civile e vuota di contenuto il valore della politica come capacità di comune pensiero. Un segno di profonda disaffezione segna i rapporti fra cittadini e politica, una sconfitta per entrambe, la necessità di recuperare spazi di silenzio .
L’invito è andare a votare, andare a votare per sé , andare a votare per esprimere la propria opinione. Attraverso l’uso della democrazia diretta che rompe cristallizzazioni e stereotipi incapaci di affrontare problemi reali e per dare un nuovo indirizzo di senso.
La forza e la potenza del referendum sarà anche quella di aprire contraddizioni di rimescolare le carte per parlare di nuovo di politica come governo delle questioni reali.
Per questo dobbiamo vincere l’omertà della comunicazione e l’invisibilità che circonda i quesiti referendari attraverso l’espressione del nostro sentire sarà più facile colmare “l’assordante” vuoto cultuale che certa pratica politica ha tracciato nella società.
Siamo chiamati ad affrontare questo appuntamento con la storia facciamolo e facciamolo senza anteporre interessi propri al capitale pubblico di valori comuni.
Forse la lunga strada della Politica passa anche da qui.
Enrica Briganti
Consigliere Provinciale Pd Massa Carrara
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