domenica 21 ottobre 2012

I CONSIGLI DELLA NONNA


di Paolo Vizzì

Leggo, da sotto la porta di mia zia, una lettera aperta di “stupor mundi” Silvio Cuffaro che parla della situazione economica di Raffadali snocciolando dati su avanzi di bilancio, su conti in ordine e cose del genere. Mi stupisce la pervicacia con la quale continua a raccontarci dei brillanti risultati ottenuti sul piano amministrativo, ma soprattutto la mancanza di memoria dei fatti politici succedutisi negli ultimi anni.
La bolla inizia con un riferimento critico alla modifica del regolamento sul condono delle sanzioni sulla TARSU che proroga il termine ultimo per l'adesione. Ricordo a me stesso e a chi legge che quel regolamento è stato fortissimamente voluto dalla precedente amministrazione da lui presieduta, votato dall' allora maggioranza(oggi opposizione) e fatto oggetto di una asprissima contesa al grido di - Chi non vota il condono è nemico dei Raffadalesi- o qualcosa di simile. Per fare approvare quel regolamento(il primo), inizialmente avversato dalla sua stessa maggioranza, ha fatto i salti mortali ed ora ci viene a raccontare che il condono è stato fatto per questioni di campagna elettorale...ma ci faccia il piacere. Per dovere di cronaca la proroga è stata votata all'unanimità (15/15), senza distinzione tra maggioranza e opposizione, il 28-06-2012 alle ore 20:00 e resa immediatamente esecutiva.
Il resto della lettera si sviluppa con un attacco gratuito e sommamente strumentale al Sindaco e candidato all'Ars. G. Di Benedetto che sono certo, se ne avrà voglia, potrà rispondere adeguatamente. Trovo invece paradossale la lezione di morale e buon senso che l'EX sindaco fa all'attuale amministrazione richiamando addirittura sua nonna e la vecchia saggezza popolare. Se pensiamo ai 60.000,00 € spesi per due serate del 1° Maggio (in piena campagna elettorale) e li confrontiamo con i 44.000,00 € spesi per 30 giorni di colonia per bambini, 15 di colonia per anziani, 30 serate, sistemazione del villaggio, straordinari, operai, materiale per le attività, assicurazione, SIAE e quant'altro, ci rendiamo conto, senza nulla aggiungere, della differenza. Se poi vogliamo andare a vedere quanto costava ai suoi tempi organizzare una sagra del macco, un convegno o una qualsiasi altra iniziativa (poche per la verità) . . . facciamolo pure.
Una domanda però vorrei farla: ma come si fa a non pagare bollette per anni e non aver tagliata la corrente elettrica? Mistero! L'Enel ha addirittura ceduto alcuni dei suoi crediti ad una società finanziaria di recupero, tipo quelle “o paghi o ti svuotiamo la casa”. E costui ci viene a fare la morale? Ci vuole coraggio, tanto tanto coraggio! In ultimo, e non per minore importanza, mi frulla una frase “Potevamo spenderli e fare bella figura, ma nell'incertezza del futuro abbiamo preferito custodirli” che si riferisce ad presunto avanzo di bilancio di 1.200.000,00 €.
C'è da impazzire a pensare che un'amministrazione in grado di accumulare debiti per quasi 600.000,00 € con l' ENEL (che prima o poi dovranno essere saldati con tanto di interessi) possa avere la lungimiranza di mettere soldi da parte per far fronte ai futuri tagli da parte dello stato e della regione. Ci viene da ridere! Un'amministrazione responsabile con quei soldi avrebbe potuto fare un serio investimento nella produzione di energia rinnovabile (per esempio fotovoltaico) azzerando il costo delle bollette e creando un'entrata aggiuntiva che avrebbe sensibilmente migliorato i conti del comune. Questo non è stato fatto. La nonna di Silvio, come le nostre nonne, non tenevano i soldi nel materasso, ma li portavano alla Posta dove triplicavano in dieci anni! Questa è saggezza!

1 commento:

Vicky Pane ha detto...

Ciao Paolo, sono perfettamente d'accordo con te, e capisco anche l'assessore Peppe Pedalino, che si trova costretto a rendere pubblica la situazione economica di Raffadali. Vorrei però fare una domanda a te e tutta la giunta comunale: una volta insediati, non vi siete accorti subito del deficit di bilancio? Come mai questa storia è venuta fuori solo oggi? un comune senza soldi, come voi affermate, non può permettersi una festa della Madonna a dir poco spettacolare, una festa del Rosario organizzata altrettanto bene, una riapertura del villaggio della gioventù con spettacoli di tutto rispetto, i 15 giorni di soggiorno degli anziani ecc.... Quello che voglio dire è che se io non posso pagare la bolletta della luce non me ne vado in vacanza a Cuba. La mia paura è tutto questo sia stato fatto per "addolcire" i raffadalesi in vista della prossime elezioni regionali, chiudendo gli occhi sulla triste situazione delle casse del comune. Sono, infatti, curioso di vedere come questa amministrazione si muoverà dopo le votazioni regionali; spero che tutto quello di nuovo e bello che è stato organizzato un questi mesi di amministrazione Di Benedetto non cada nel dimenticatoio della politica. Un saluto affettuoso.
Vicky Pane