di Paolo Vizzì
Leggo,
da sotto la porta di mia zia, una
lettera aperta di “stupor mundi” Silvio
Cuffaro che parla della situazione economica di Raffadali
snocciolando dati su avanzi di bilancio, su conti in ordine e cose
del genere. Mi stupisce la pervicacia con la quale continua a
raccontarci dei brillanti risultati ottenuti sul piano
amministrativo, ma soprattutto la mancanza di memoria dei fatti
politici succedutisi negli ultimi anni.
La bolla inizia con un riferimento critico alla modifica del
regolamento sul condono delle sanzioni sulla TARSU che proroga il
termine ultimo per l'adesione. Ricordo a me stesso e a chi legge che
quel regolamento è stato fortissimamente voluto dalla precedente
amministrazione da lui presieduta, votato dall' allora
maggioranza(oggi opposizione) e fatto oggetto di una asprissima
contesa al grido di - Chi non vota il condono è nemico dei
Raffadalesi- o qualcosa di simile. Per fare approvare quel
regolamento(il primo), inizialmente avversato dalla sua stessa
maggioranza, ha fatto i salti mortali ed ora ci viene a raccontare
che il condono è stato fatto per questioni di campagna
elettorale...ma ci faccia il piacere. Per dovere di cronaca la
proroga è stata votata all'unanimità (15/15), senza distinzione tra
maggioranza e opposizione, il 28-06-2012 alle ore 20:00 e resa
immediatamente esecutiva.
Il resto della lettera si sviluppa con un attacco gratuito e
sommamente strumentale al Sindaco e candidato all'Ars. G. Di
Benedetto che sono certo, se ne avrà voglia, potrà rispondere
adeguatamente. Trovo invece paradossale la lezione di morale e buon
senso che l'EX sindaco fa all'attuale amministrazione richiamando
addirittura sua nonna e la vecchia saggezza popolare. Se pensiamo ai
60.000,00 € spesi per due serate del 1° Maggio (in piena campagna
elettorale) e li confrontiamo con i 44.000,00 € spesi per 30 giorni
di colonia per bambini, 15 di colonia per anziani, 30 serate,
sistemazione del villaggio, straordinari, operai, materiale per le
attività, assicurazione, SIAE e quant'altro, ci rendiamo conto,
senza nulla aggiungere, della differenza. Se poi vogliamo andare a
vedere quanto costava ai suoi tempi organizzare una sagra del macco,
un convegno o una qualsiasi altra iniziativa (poche per la verità) .
. . facciamolo pure.
Una
domanda però vorrei farla: ma come si fa a non pagare bollette per
anni e non aver tagliata la corrente elettrica? Mistero! L'Enel ha
addirittura ceduto alcuni dei suoi crediti ad una società
finanziaria di recupero, tipo quelle “o paghi o ti svuotiamo la
casa”. E costui ci viene a fare la morale? Ci vuole coraggio, tanto
tanto coraggio! In ultimo, e non per minore importanza, mi frulla una
frase “Potevamo spenderli e fare bella figura, ma
nell'incertezza del futuro abbiamo preferito custodirli” che
si riferisce ad presunto avanzo
di bilancio di 1.200.000,00 €.
C'è da impazzire a pensare che un'amministrazione in grado di
accumulare debiti per quasi 600.000,00 € con l' ENEL (che prima o
poi dovranno essere saldati con tanto di interessi) possa avere la
lungimiranza di mettere soldi da parte per far fronte ai futuri tagli
da parte dello stato e della regione. Ci viene da ridere!
Un'amministrazione responsabile con quei soldi avrebbe potuto fare un
serio investimento nella produzione di energia rinnovabile (per
esempio fotovoltaico) azzerando il costo delle bollette e creando
un'entrata aggiuntiva che avrebbe sensibilmente migliorato i conti
del comune. Questo non è stato fatto. La nonna di Silvio, come le
nostre nonne, non tenevano i soldi nel materasso, ma li portavano
alla Posta dove triplicavano in dieci anni! Questa è saggezza!
1 commento:
Ciao Paolo, sono perfettamente d'accordo con te, e capisco anche l'assessore Peppe Pedalino, che si trova costretto a rendere pubblica la situazione economica di Raffadali. Vorrei però fare una domanda a te e tutta la giunta comunale: una volta insediati, non vi siete accorti subito del deficit di bilancio? Come mai questa storia è venuta fuori solo oggi? un comune senza soldi, come voi affermate, non può permettersi una festa della Madonna a dir poco spettacolare, una festa del Rosario organizzata altrettanto bene, una riapertura del villaggio della gioventù con spettacoli di tutto rispetto, i 15 giorni di soggiorno degli anziani ecc.... Quello che voglio dire è che se io non posso pagare la bolletta della luce non me ne vado in vacanza a Cuba. La mia paura è tutto questo sia stato fatto per "addolcire" i raffadalesi in vista della prossime elezioni regionali, chiudendo gli occhi sulla triste situazione delle casse del comune. Sono, infatti, curioso di vedere come questa amministrazione si muoverà dopo le votazioni regionali; spero che tutto quello di nuovo e bello che è stato organizzato un questi mesi di amministrazione Di Benedetto non cada nel dimenticatoio della politica. Un saluto affettuoso.
Vicky Pane
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