Amici e compagni. Da otto anni mille volte abbiamo perso, e poche altre vinto. Abbiamo resistito a tutto: all'indifferenza, ai mafiosi, politici corrotti, servi sciocchi. Abbiamo resistito a tutti coloro, compresi molte volte i nostri familiari, che ci dicevano di "lasciare perdere", che in fin dei conti avevamo lottato e che ora potevamo pensare a noi.
Come se questo pensare a "noi" si avvitasse in un personalismo becero e non potesse essere l'automatico riflesso della nostra attività nel territorio.
Su molte cose abbiamo avuto ragione, su altre torto (nessuno è immune da errori), ma l'amore con cui abbiamo difeso "gli spazi comuni", nel nostro piccolo lembo di Sicilia, è forse la nostra più grande vittoria.
"Beni comuni", luoghi fisici e spirituali dove siamo tutti uguali e soprattutto, dove costruiamo un futuro di solidarietà per chi verrà dopo di noi.
Per questo vi chiedo di andare domani alle urne. Vi chiedo di sottoscrivere insieme ad altri milioni di italiani un gesto di "disobbedienza civile" nei confronti di chi ci vuole togliere anche l'aria. Vi chiedo di dimostrare a questi signori che a furia di taglieggiarci, offenderci, umiliarci, precarizzarci hanno ottenuto l'effetto contrario.
L'acqua, la salute, la giustizia non sono merci, sono prospettive.
Ci volevano schiavi, ci hanno avuto ribelli.
Conto su di Voi.
Gaetano Alessi
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